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ESOFAGITE

SAPEVATE CHE:

L'esofago è la parte del tubo digerente che si trova tra la bocca e lo stomaco. Gli alimenti vi transitano grazie alle contrazioni muscolari.

L'esofagite è un'infiammazione della parete dell'esofago.

ORIGINE

Una delle cause più comuni di esofagite è il reflusso gastroesofageo: il contenuto acido dello stomaco sale e irrita l’esofago. Si instaura un circolo vizioso perché l’esofagite diminuisce il tono dello sfintere esofageo inferiore (una fascia circolare di muscoli che separa l’esofago dallo stomaco e impedisce al contenuto dello stomaco di risalire verso l’esofago). Questo porta a un maggiore reflusso e quindi peggiora l’esofagite. Un’anestesia generale può causare un reflusso gastroesofageo e di conseguenza essere la causa dell’esofagite.

Nei cani, le razze brachicefale come il bulldog francese o il carlino sono frequentemente affette da reflusso gastroesofageo e da esofagite. Ciò si spiega con la loro anatomia e le loro frequenti anomalie del tratto respiratorio superiore.

Qualsiasi altra irritazione chimica, meccanica o termica può portare a esofagite.

I gatti, più dei cani, sono suscettibili all’esofagite causata dall’ingestione di alcuni farmaci. Per questo motivo è consigliabile far loro bere acqua in seguito alla somministrazione di una compressa di doxiciclina, in particolare, in modo che la compressa non venga trattenuta nell’esofago per troppo tempo.

SEGNI CLINICI

I sintomi non sono sempre evidenti o specifici. Possiamo osservare una perdita di appetito, salivazione eccessiva, deglutizioni ripetute e difficoltose, conati di vomito, masticazione, un comportamento anomalo di un cane che “lecca nel vuoto”, nervosismo, tosse, ecc…

DIAGNOSI

Il modo migliore per evidenziare l’esofagite è la gastroscopia. Questa tecnica utilizza un tubo flessibile dotato di una telecamera per visualizzare la mucosa dell’esofago e dello stomaco.

TERAPIA E PROGNOSI

Quando una causa di esofagite viene identificata come: un corpo estraneo, un farmaco, il vomito, questa causa deve essere trattata. L’ansia è un fattore aggravante, così come l’ingestione di oggetti non alimentari (giocattoli, pezzi di legno, ecc.).

L’altra parte del trattamento consiste nel ridurre l’acidità del contenuto dello stomaco, in modo che non irriti più la parete dell’esofago. La molecola più utilizzata è un antiacido chiamato omeprazolo. Il trattamento dura in media da 1 a 4 settimane, a seconda della gravità delle lesioni esofagee. Può essere somministrato anche un protettore della mucosa come Gastro Supp™.

La prognosi è buona nella maggior parte dei casi.

 

Dott.ssa Emilie Vangrinsven
Laureata presso il Collegio Europeo di Medicina Interna Veterinaria | Dottorato di ricerca U-Liège
Assistente presso l’Università di Liegi in clinica per animali da compagnia | Autrice e co-autrice di numerosi articoli scientifici

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