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LA NASCITA
DI UNA VOCAZIONE "VETERINARIA"

La storia di Miloa, è la storia del Dottore Veterinario Estelle Lhoest, è la mia storia.

Le radici di Miloa traggono la loro forza dal suolo della mia infanzia in un piccolo villaggio belga, nel cuore della Hesbaye tra Liegi e Bruxelles, Stockay Saint-Georges. Bambina dalla salute molto fragile, non andavo spesso a scuola.

I miei compagni di gioco avevano o peli o piume. Per tenermi impegnata, mio nonno mi portava, ben imbacuccata sulla sua bici, in giro per la campagna. Insieme, noi osservavamo durante il nostro girovagare e le nostre conversazioni con i contadini, il ritmo immutabile delle stagioni.

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Io ho sviluppato fin da piccola un sentimento di deferenza verso la natura. L’uomo è impotente e debole di fronte alla forza degli elementi. Nulla può contro i morsi del gelo, le estati piovose, i temporali devastanti o gli appetiti feroci dei roditori e degli uccelli ladruncoli.

Molto spesso, noi andavamo a confortare, abbracciare, vezzeggiare, spazzolare tutti gli animali dei dintorni. Dal cavallo alle capre passando per le pecore e le vacche. Nessuno veniva dimenticato. Mio nonno, Henri, era appassionato di ornitologia come prima di lui suo padre, Gustave. Noi avevamo sempre in casa uccelli feriti o per incidenti o piccoli caduti dal nido.

È in questo periodo che è stato scritto che io sarei stata veterinario o ingegnere agronomo.

E poi la catastrofe. La malattia folgorante, più grave, contagiosa e l’ospedalizzazione in quarantena. Il dolore incomprensibile per una bambina di 5 anni, prigioniera di una camera così lontana dai grandi spazi che il vento percorre senza ostacoli. Con questo confinamento, la rivolta era potente, sorda contro i medici che parlavano di me come di un oggetto inanimato.
In questo preciso momento, io ho giurato a me stessa che, da adulta, nessuno avrebbe mai più parlato della mia salute come dello stato di un mobile e che io avrei capito i meccanismi che rendono malati e i principi che curano. Ecco come nasce un’ossessione: l’ossessione del ricercatore.

L’ossessione di capire, di analizzare, di trovare soluzioni a problemi considerati irrisolvibili senza scoraggiarsi mai.

Durante la mia adolescenza e i miei studi di veterinaria, la mia strada si è incrociata con quella di numerosi appassionati. Attori della propria vita, brillanti, ebbri per il loro lavoro come altri per il vino o per l’aria aperta. Essi mi hanno dato il gusto di imparare, di capire, di dare senza limiti, di superarsi, di condividere. Io devo loro molto. Penso a essi molto spesso.

La pratica medica mi ha confrontato alla vera vita: quella delle vittorie, della speranza, del dono di sé, delle sofferenze, dell’accanimento, delle ingiustizie, delle notti bianche a vegliare i pazienti o a torturarsi le meningi per trovare la cura migliore.

Come tutti i miei colleghi che lo fanno quotidianamente, io ho condotto la più dura delle battaglie. Quella il cui risultato finale è inesorabilmente sempre ineluttabile, quella da cui non si guarisce mai. Io le ho condotte tutte con la volontà di guadagnare un po’ di tempo e soprattutto la serenità per i miei pazienti e i loro compagni umani. La morte è per noi come il tempo per Charles Baudelaire: “Vince senza imbrogliare, ogni volta! È la legge“.

Il nostro mestiere è magnifico ma terribilmente difficile da esercitare.

Scrivendo questo testo, ho affidato una bottiglia al mare. Ho chiesto ad amici e conoscenti veterinari (800 persone) di descrivermi il loro mestiere, il nostro mestiere, in 3 parole.

Ecco le parole che sono comparse più spesso: passione, ingratitudine, superamento, compassione, frustrazione, responsabilità, fiducia, utilità, contatto, sfida, emozioni, felicità, stress, soddisfazione, sacerdozio, carico mentale, valorizzazione, fatica, scambio, evoluzione, pressione, pazienza, psicologia.

Decisamente, questo lavoro di cui sono fiera non assomiglia a nessun altro!

Ho anche incontrato molti cani, gatti, cavalli, asini, bovini, pecore, polli, anatre, tartarughe, elefanti straordinari, coraggiosi, accattivanti, generosi, complici, affettuosi. Io gli dedico la vita. Mi danno la forza, l’energia di sviluppare senza tregua soluzioni nuove sempre più innovative ed efficienti.

È per loro, che in febbraio 2011, ho deciso dopo 5 anni di ricerca e il conseguimento di 3 diplomi supplementari (Diploma Studi Approfonditi in Nutrizione e Master in Animali di Laboratorio all’Università di Liegi e Diploma Universitario in Fitoterapia e Aromaterapia all’Università di Clermont-Ferrand) di creare un laboratorio, il mio laboratorio. Il suo valore fondante, la sua base: “La passione senza concessioni“.

“Ho fondato Miloa perché alla fine dei miei 5 anni di ricerca, ho acquisito la convinzione che il futuro del benessere e della salute per i miei pazienti sta nei vegetali”.

Meravigliosa ingegnosità, il loro genoma è molto più complesso di quello degli animali. Ciò li rende capaci di adattarsi, di trovare delle strategie contro l’ostilità dell’ambiente anche se non possono mettere le gambe al collo.

Crescono dappertutto anche nelle condizioni più estreme: deserto, cima delle montagne, bordo del mare, cratere di vulcano, geyser. Senza zampe, viaggiano grazie agli animali e al vento.

Ci inebriano con i loro profumi delicati, la loro bellezza ci assoggetta e ci nutrono. Sembrano senza difesa… e pertanto, essi sono capaci, quando viene minacciata la loro sopravvivenza, di caricarsi di veleno e di produrre sostanze che somigliano ai nostri anticorpi. E hanno ancora da rivelarci molti e preziosi tesori!

Miloa utilizza tutti i loro talenti a vantaggio della salute dei nostri fedeli amici.

Miloa è anche il compimento di una promessa. Quella che io ho fatto in maggio 1994 alla mia vecchia cagna un pastore delle Fiandre, Stone. Stone, la mia dolce compagna, è morta di un cancro diffuso che ha iniziato a livello mammario e che ha raggiunto i polmoni. Io le ho giurato di consacrare la vita alla lotta contro le malattie che portano via ingiustamente i nostri migliori amici. Tutti i giorni io mi applico a tener fede alla mia promessa.

 

Dottore Veterinario Estelle Lhoest,
DEA in Nutrizione | DU in Fitoterapia e Aromaterapia

L’ORIGINE DEL NOME MILOA?

Da dove viene il nome MILOA?

Dai miei 5 anni di ricerca, ho acquisito la certezza che il migliore alleato per migliorare il benessere e la salute dei miei pazienti adorati si trova nei vegetali.

Di conseguenza, ho scelto il nome d’un frutto nutriente, la mela.

La mela è deliziosa, buona per la salute, dolce talvolta acidula o astringente…conoscete il detto inglese: « una mela al giorno, toglie il medico di torno? »

Sapete che la mela è ricca di antiossidanti: quercetina, catechine, epicatechine, procianidine, flavonoidi? Nel Medio Evo, gli unguenti erano composti partendo da polpa di mele, da qui la parola « pomata ».

Siccome la mela è tonda e carnosa è il simbolo della generosità.

Siccome vi sono più di 20.000 varietà di mele nel mondo e troviamo mele di tutte le misure, di tutti i colori, di tutti i gusti, e meli in tutti i continenti ad eccezione dell’Antartico, essa è considerata come il frutto della diversità e della tolleranza. Sapete che tutti i meli provengono dalle foreste primarie del Kazakhstan vicino alla frontiera cinese nelle montagne celesti del Tian Shan? Vi sono 27 varietà di Malus Sieversii, antenate di tutte le mele coltivate nel mondo, resistenti a tutte le malattie. Questi alberi apparsi più di 65 milioni di anni hanno talvolta 300 anni, sono alti fino a 30 metri e hanno una circonferenza di 2 metri. Gli orsi mangiando le mele più dolci e più carnose sono all’origine della prima selezione dei buongustai disseminando i semi con i loro escrementi. I nomadi percorrendo la via della seta hanno fatto il resto….

Perché è il simbolo della Conoscenza proibita?

Perché è il simbolo dell’Amore.

Perché è l’emblema del miglior gruppo musicale di tutti i tempi, della città più folle, più dinamica, più mozzafiato al mondo, e anche perché è l’icona della società informatica, l’innovazione e la visione del suo fondatore hanno rivoluzionato il mondo.

… Per tutte queste ragioni, io ho scelto la Mela.

Pomme in francese, apple in inglese, appel in olandese, apfel in tedesco e МНλО (milo) in greco.

La Grecia mi chiama e mi appassiona fin dall’adolescenza. Molto prima di scoprire la dolcezza del suo clima, la delizia della sua cucina, la magia delle sue spiagge, il magnetismo dei siti archeologici, il temperamento vulcanico dei suoi abitanti, la quiete dei luoghi ombrosi e il fascino dei villaggi di montagna, io sono stata soggiogata dalla sua mitologia, la sua storia, la sua lingua.

Amo profondamente la Grecia, la madre della nostra civiltà. Ecco perché, naturalmente, ho scelto il greco…

 

Dottore Veterinario Estelle Lhoest,
DEA in Nutrizione | DU in Fitoterapia e Aromaterapia

LA NOSTRA FILOSOFIA

Miloa offre ai vostri compagni soluzioni vegetali innovative e naturali per migliorare la loro salute e il loro benessere.

Il motto di Miloa è « La passione, senza compromessi ». Miloa s’impegna a utilizzare gli ingredienti e i nutrienti più puri, più innovativi e più rispettosi dell’ambiente.

La gamma di prodotti Miloa risponde a molteplici tematiche di salute e di benessere. I prodotti hanno, come scopo, per esempio, la convalescenza e il ricupero degli sportivi, il cuore, i reni, la mobilità, gli organi della digestione, le manifestazioni di ansia e le alterazioni comportamentali nell’animale anziano.

La gamma Miloa è in costante evoluzione. Questa dinamica è alimentata dal nostro comitato scientifico, la nostra stretta collaborazione con i colleghi che esercitano in pratica e le nostre ricerche.

« Miloa, ha i piedi nella clinica, il cuore sul tavolo di consultazione e la testa nella scienza ».