Mastiha è la resina del Pistacia Lentiscus L., un arbusto sempreverde. Questa resina si ottiene scarificando i rami. La cultivar P. Lentiscus cv chia esclusivamente sull'isola di Chios, nel Mar Egeo, in Grecia. La cultura tradizionale di Mastiha è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO dal 2014. Questa pianta appartiene alla famiglia delleAnacardiaceae.
La mastia è stata utilizzata nella medicina tradizionale greca per alleviare vari disturbi gastrointestinali, come dolore addominale, dispepsia, gastrite e ulcere per più di 2.500 anni. Già Erodoto e Aristotele ne testimoniavano le virtù.
Nel 2015, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ne ha riconosciuto l’uso per il sollievo dei disturbi dispeptici e per il trattamento sintomatico di piccole infiammazioni cutanee e la guarigione delle ferite.
I componenti che contribuiscono ai suoi effetti terapeutici appartengono in particolare alla classe dei mono- e sesquiterpenoidi (BARRA & al, 2007) e dei triterpenoidi (acido masticadienico) (ASSIMOPOULOU & PAPAGEORGIOU 2005). Circa il 25% del peso totale della resina Mastiha è un polimero che, in ambiente acido, diventa una resina liquida. Mastiha ha effetti benefici a livello gastrointestinale, oltre ad attività antiossidanti, antinfiammatorie, antidiabetiche, antimicrobiche e antitumorali. Inoltre, dimostra effetti benefici sull’igiene orale e sulla salute della pelle (PACHI & al., 2020).
Uno studio clinico in doppio cieco è stato condotto in pazienti con ulcera duodenale, a cui è stato somministrato Mastiha (1 g al giorno, 20 pazienti) o placebo (lattosio, 1 g al giorno, 18 pazienti) per via orale per due settimane. La somministrazione di Mastiha riduce i sintomi nell’80% dei pazienti rispetto al 50% dei pazienti trattati con placebo. Inoltre, il 70% dei pazienti trattati con Mastiha ha mostrato la guarigione delle lesioni endoscopiche, rispetto al 22% nel gruppo placebo (AL-HABBAL & al., 1984). La sua efficacia è stata testata anche per le ulcere gastriche e duodenali indotte sperimentalmente nei ratti. In questo studio, è stato dimostrato che Mastiha somministrato per via orale alla dose di 500 mg/kg riduce le lesioni della mucosa, diminuisce l’acidità nei ratti a livello del piloro e mostra attività citoprotettiva contro l’etanolo (AL-SAID & al., 1984). Inoltre, diminuisce l’effetto ulcerogeno dell’indometacina (GABR & al., 1997).
Mastiha mostra anche attività antibatterica contro l’Helicobacter pylori. La concentrazione battericida minima è di 0,06 mg/ml. A concentrazioni più basse, la crescita di H.pylori è ancora significativamente inibita, con un chiaro effetto post-antibiotico a concentrazioni a partire da 0,0075 mg/ml. Induce modificazioni ultrastrutturali dei batteri visibili al microscopio elettronico (HUWEZ & al., 1998 ; MARONE & al., 2001). L’ attività H.pylori di Mastiha è stata studiata anche in vivo in 48 pazienti con gastrite. Il trattamento con gomme da masticare contenenti 1 g di resina Mastiha migliora significativamente i punteggi dell’infiammazione gastrica (ROE & al., 2003).
In uno studio su 148 pazienti con dispepsia funzionale che hanno ricevuto 350 mg di Mastiha tre volte al giorno o placebo per 3 settimane, la somministrazione di Mastiha ha migliorato significativamente i sintomi digestivi come dolore addominale e bruciore di stomaco rispetto al gruppo placebo (DABOS & al., 2010).
Nei ratti con colite indotta da acido trinitrobenzensolfonico (TNBS), la somministrazione giornaliera di 100 mg/kg di polvere di Mastiha ha migliorato le lesioni istologiche, ridotto i sintomi della colite e i livelli di citochine pro-infiammatorie come il fattore di necrosi tumorale (TNF)-α, la molecola di adesione intercellulare-1 (ICAM-1) e l’interleuchina-6 (GIOXARI & al., 2011). Nei pazienti con malattia di Crohn, la somministrazione di Mastiha riduce significativamente l’indice di attività della malattia e i livelli plasmatici dei marcatori infiammatori (KALIORA & al., 2007).
Mastiha limita la produzione di molecole pro-infiammatorie come l’ossido nitrico (NO) e la prostaglandina (PG) E2 da parte dei macrofagi stimolati dal lipopolisaccaride in vitro (LPS). Inibisce l’espressione della NO sintasi inducibile (iNOS) e della cicloossigenasi (COX)-2. Inoltre, mostra un forte effetto di scavenging dei radicali ossidrilici (ZHOU & al., 2009). Nei ratti, riduce significativamente l’edema infiammatorio indotto dalla carragenina. È stata osservata un’inibizione del 100% dell’infiammazione alla dose di 800 mg/kg somministrata per via intraperitoneale. Ha attività antiossidante e una buona capacità chelante degli ioni Fe2+ (MAHMOUDI & al., 2010).
Mastiha ha attività antinfiammatoria nell’asma allergico eosinofilo. Limita l’infiltrato eosinofilo, diminuisce l’iperreattività delle vie aeree e limita la produzione di citochine e chemochine infiammatorie. Inoltre, inibisce la chemiotassi degli eosinofili indotta da eotaxina in vitro (QIAO & al., 2011).
Mastiha ha attività ipolipemizzante e limita l’incidenza di aterosclerosi nei conigli alimentati con una dieta arricchita di colesterolo (ANDREADOU & al., 2016). In uno studio condotto su 156 individui, gli autori hanno evidenziato che Mastiha riduce il colesterolo nel sangue di 11,5 mg/dl e la glicemia a digiuno di 4,5 mg/dl senza effetti collaterali gastrointestinali, epatici o renali (KARTALIS & al., 2015).
Nei ratti diabetici trattati con allossano, il trattamento con Mastiha è epatoprotettivo, migliora il microambiente epatico e attenua il danno epatico causato dalla steatosi (SAAD UR REHMAN & al., 2015). Induce anche una diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue (TZANI & al., 2016).
Mastiha è tradizionalmente indicata nel trattamento delle infiammazioni cutanee e nella guarigione di ferite minori. Applicato su un nastro adesivo chirurgico, il preparato contenente Mastiha fornisce una forza di adesione significativamente maggiore della forza adesiva della resina di benzoino per la chiusura delle ferite chirurgiche (MIKHAIL & al., 1986). Mostra anche una diminuzione dell’incidenza di dermatite da contatto postoperatoria (LESESNE & al., 1992). Le creme contenenti olio essenziale di Mastiha riducono il tempo necessario per alleviare l’irritazione indotta dalla depilazione o dal peeling rispetto a un placebo (PROTOPAPA & al., 2001).
L’olio essenziale di Mastiha inibisce la crescita dei batteri Staphylococcus aureus, Lactobacillus plantarum, Pseudomonas fragi e Salmonella enteritidis in diversi terreni di coltura, compreso il latte scremato. Il tasso di inibizione è più alto sui batteri Gram-positivi rispetto a quelli Gram-negativi (TASSOU & NYCHAS, 1995). Esibisce inoltre attività antimicotica nei confronti dei dermatofiti Microsporum canis, Trichophyton mentagrophyte e Trichophyton violaceum, con una percentuale di inibizione dal 90 al 100% (ALI-SHTAYEH & ABU GHDEIB, 1999 ; KOUTSOUDAKI & al., 2005).
Inoltre, la resina Mastiha mostra effetti contro diversi ceppi di Malassezia con una concentrazione minima inibitoria da 2 a 64 mg/L. Questi effetti sono paragonabili all’attività ottenuta con l’amfotericina (VELEGRAKI & al., 2016). Questo è particolarmente interessante perché i lieviti del genere Malassezia frequentemente associati a dermatiti nel cane e nel gatto e difficili da trattare (BOND & al., 2020).
Le attività antitumorali di Mastiha sono state riportate in numerosi studi, dimostrando un effetto benefico su diversi tipi di cancro come il cancro del colon o del colon-retto, del polmone, del cavo orale, del pancreas, della prostata e della leucemia (BALAN & al., 1999 ; SPYRIDOPOULOU & al., 2017).
Non aspettate oltre prima di lasciare che i vostri animali godano delle innumerevoli virtù delle lacrime degli dèi.