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BERGAMOTTO

CITRUS BERGAMIA

Il bergamotto è il frutto dell'albero del bergamotto, un albero che fa parte della famiglia delle Rutaceae. Si presenta come una piccola arancia, verde quando non è matura e gialla quando è matura. Questo frutto viene coltivato principalmente in Calabria, in Italia. Molto apprezzato in gastronomia, il bergamotto aromatizza delicatamente i piatti a base di pesce e crostacei dei grandi chef, dona un gusto unico al tè Earl Grey e alle madeleine Commercy. È anche l'ingrediente base dell'acqua di colonia.

In erboristeria vengono utilizzati il frutto intero, il succo e la scorza del frutto, nonché l'olio essenziale di scorza.

CARATTERISTICHE

L’olio essenziale di bergamotto contiene principalmente monoterpeni come acetato di linalile, limonene, alfa-pinene, beta-pinene e gamma-terpinene e alcoli monoterpenici come nerolo, geraniolo e linalolo. Occorrono 100 kg di scorza fresca per fare 500 g di olio. Il succo di bergamotto è particolarmente ricco di polifenoli (LAURO & al., 2015). Questi diversi costituenti chimici sono responsabili delle attività biologiche benefiche del bergamotto per l’organismo (TUNDIS & al., 2012 ; RUSSO & al., 2014).

PROPRIETÀ

  • Effetti sedativi, ansiolitici e antidepressivi:

L’inalazione dell’olio essenziale di bergamotto ha effetti ansiolitici, sedativi e calmanti. Limita l’ansia nei ratti durante i test comportamentali del labirinto rialzato e della tavola del buco in modo simile al diazepam e riduce i livelli di corticosterone durante lo stress acuto (SAIYUDTHONG & MARSDEN, 2011). Inoltre, nei ratti sottoposti a stress cronico, l’inalazione di olio essenziale di bergamotto ha riduce il comportamento di tipo depressivo nel test di nuoto forzato in modo simile alla fluoxetina (SAIYUDTHONG & MEKSEEPRALARD, 2015).

Uno studio condotto su 57 partecipanti in un centro di trattamento della salute mentale negli Stati Uniti ha rilevato che l’esposizione all’olio essenziale di bergamotto per 15 minuti ha migliorato i sentimenti positivi dei partecipanti (misurati dalla scala degli affetti positivi e negativi) rispetto al gruppo di controllo. Gli autori suggeriscono che l’aromaterapia con olio essenziale di bergamotto può essere un efficace trattamento aggiuntivo per migliorare la salute mentale e il benessere degli individui internati (HAN & al., 2017).

  • Effetti antinocicettivi:

L’olio essenziale di bergamotto viene utilizzato per i suoi effetti antidolorifici. Limita il dolore neuropatico cronico attraverso la modulazione della percezione sensibile del dolore in diversi modelli animali come il dolore correlato al calore o l’infiammazione indotta dalla carragenina (LAURO & al., 2015). Inoltre, diminuisce la risposta comportamentale nocicettiva indotta da un’iniezione intraplantare di capsaicina. Questo effetto è mediato dai recettori oppioidi (SAKURADA & al., 2011).

  • Effetti neuroprotettivi:

L’olio essenziale di bergamotto mostra effetti neuroprotettivi nell’ischemia cerebrale sperimentale (BAGETTA & al., 2010). Infatti, porta a una significativa riduzione dell’estensione dell’infarto in tutto il cervello, in particolare nello striato mediale e nella corteccia motoria. Non influisce sui livelli di aminoacidi basici, ma riduce significativamente l’efflusso di aminoacidi eccitatori osservato dopo l’occlusione dell’arteria cerebrale media nella corteccia fronto-parietale (AMANTEA & al., 2009).

  • Effetti antiossidanti:

L’olio essenziale di bergamotto mostra una buona attività antiossidante come valutato dal test di sbiancamento del β-carotene (TUNDIS & al., 2012).

  • Effetti antiproliferativi:

L’olio essenziale di bergamotto svolge un’azione antitumorale. In particolare, mostra un effetto citotossico e antiproliferativo nei confronti delle cellule di neuroblastoma umano SH-SY5Y attraverso un meccanismo correlato alla morte cellulare apoptotica e necrotica. Una delle molecole bioattive coinvolte in questi effetti è la 5-geranilossi-7-metossicumarina (NAVARRA & al., 2015).

  • Effetti antimicrobici:

L’olio essenziale di bergamotto inibisce la crescita di diversi batteri, tra cui Listeria monocytogenes, Bacillus cereus, Escherichia coli O157 e Campylobacter jejuni. La sua azione sembra essere più intensa sui batteri Gram-positivi che sui batteri Gram-negativi in vitro. Ha un’attività inibitoria più forte rispetto agli oli essenziali di limone e arancio dolce. Questa azione è spiegata in particolare dalla sua concentrazione di linalolo, che è un efficace componente antibatterico (FISHER & PHILLIPS, 2006). Presenta anche un’attività antimicotica ad ampio spettro contro diverse specie, tra cui Kluyveromyces fragilis, Rhodotorula rubra, Candida albicans, Hanseniaspora guilliermondii e Debaryomyces hansenii (KIRBASLAR & al., 2009).

Inoltre, è attivo anche in vitro contro diverse specie comuni di dermatofiti, tra cui Trichophyton mentagrophytes, Trichophyton rubrum, Microsporum canis, Microsporum gypseum ed Epidermophyton floccosum, suggerendo il suo potenziale utilizzo per il trattamento topico delle dermatofitosi (SANGUINETTI & al., 2007).

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