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FICHI

FICUS CARICA

I fichi provengono da un albero da frutto chiamato fico o Ficus carica. È originario del Medio Oriente e delle coste del Mediterraneo. Appartiene alla famiglia delle Moraceae.

CARATTERISTICHE

Sono frutti ricchi di fibre che presentano molti effetti benefici per la salute. Contengono fitosteroli, antociani, flavonoidi, aminoacidi, acidi grassi (53% acido linolenico e 21% acido linoleico) e composti fenolici.

Tra i flavonoidi, il più importante è la luteolina che ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, antiossidanti e immunomodulatorie (JANG & al., 2008). I fichi contengono anche quercetina che è nota per essere un antiossidante, gastroprotettivo e inibitore della cancerogenesi (MURRAY, 1996); oltre a ferro, potassio, calcio e sono ricchi di vitamina B3 (OH & al., 2011). Anche le foglie di fico e il lattice presentano benefici per la salute.

PROPRIETÀ

  • Effetti gastrointestinali:

Nei ratti con stitichezza indotta da loperamide, la somministrazione di fichi a dosi di 1, 6 e 30 grammi per chilogrammo per 4 settimane ha migliorato la frequenza della defecazione, il peso e il contenuto di acqua delle feci. C’è anche un miglioramento nella peristalsi (LEE & al., 2011).

In uno studio su 15 cani Beagle con stitichezza indotta da una dieta ricca di proteine e movimenti limitati, la somministrazione di 12 grammi di fico per chilogrammo ha indotto un aumento del peso fecale e una diminuzione del tempo di transito nel colon. L’alto contenuto di cellulosa dei fichi aumenta il contenuto di acqua e la viscosità delle sostanze fecali (OH & al., 2011).

Il consumo di fichi migliora i sintomi nei pazienti con stitichezza funzionale. Aumenta la frequenza dell’emissione fecale, riduce il tempo di defecazione e migliora il dolore addominale (KIM & al., 2010).

In conclusione, la pasta di fichi è efficace in modo preventivo e curativo contro la stitichezza (BAEK & al., 2016).

  • Proprietà antiossidanti:

I fichi contengono antociani, tra cui la cianidina-3-ramnoglucoside (C3R) che è un antiossidante che inibisce la perossidazione lipidica e cattura le specie reattive dell’ossigeno (SALOMON & al., 2010).

È stato dimostrato che maggiore è il contenuto di polifenoli (in particolare antociani) dei fichi, maggiore è la sua attività antiossidante (TURAN & CELIK, 2016).

Dopo il consumo di fichi, la capacità antiossidante del plasma è significativamente più alta per 4 ore (VINSON & al., 2005).

  • Effetti antinfiammatori:

I fichi contengono composti derivati da isoflavoni prenilati che possiedono effetti antinfiammatori e antitumorali (LIU & al., 2019).

Gli estratti di foglie di fico sono antinfiammatori: riducono l’edema infiammatorio della zampa causato dalla carragenina nei ratti (PATIL & PATIL, 2011 ; ALI & al., 2012).

  • Effetti benefici nel diabete:

Le foglie e i frutti del fico hanno un effetto ipoglicemizzante nei ratti con diabete indotto da streptozotocina o allossano.

Le foglie di fico hanno un effetto ipocolesterolemizzante. Diminuiscono i livelli di colesterolo totale e il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL, parallelamente a una riduzione dell’iperglicemia nei ratti diabetici (CANAL & al., 2000).

Il fico previene la perdita di peso e aumenta la sopravvivenza nei ratti diabetici (PEREZ & al., 1996 ; EL-SHOBAKI & al., 2010).

  • Effetto epatoprotettivo:

In uno studio su ratti con danno epatico indotto da etanolo, l’integrazione di fico ha dimostrato di ridurre i livelli sierici di enzimi epatici, migliorare il sistema di difesa antiossidante e aumentare i livelli tissutali dell’antiossidante malondialdeide. Il fico aiuta ad alleviare il danno epatico e quindi protegge i ratti dall’epatotossicità indotta dall’etanolo (TURAN &CELIK, 2016).

Inoltre, l’estratto di foglie di Ficus carica mostra un effetto epatoprotettivo nel danno epatico indotto dal tetracloruro di carbonio nei ratti (KRISHNA & al., 2007).

  • Attività antimicrobiche:

Gli estratti di foglie di Ficus carica mostrano una forte attività antibatterica contro diverse specie batteriche, tra cui Streptococcus gordonii, Streptococcus anginosus, Prevotella intermedia, Aggregatibacter actinomycetemcomitans e Porphyromonas gingivalis. Tuttavia, i batteri Escherichia coli et Staphylococcus aureus sono meno suscettibili, con concentrazioni minime inibitorie da 2,5 a 10 mg/mL (JEONG & al., 2009).

Il lattice di fico ha un’efficace attività antimicotica contro varie specie, tra cui Aspergillus fumigatus, Microsporum canis, Candida albicans e Cryptococcus neoformans (AREF & al., 2010).

  • Effetti immunostimolanti

Nei topi, la somministrazione di estratto di foglie di Ficus carica mostra proprietà immunostimolanti e migliora le risposte cellulari e umorali (PATIL & al., 2010).

I polisaccaridi del Ficus carica stimolano le cellule dendritiche di topo in vitro: ne favoriscono la maturazione, inducono la produzione di citochine come IL-12, interferone-γ, IL-6 e IL-23. Migliorano la loro capacità di stimolare le cellule T e di indurne la proliferazione (TIAN & al., 2014).

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